Motivazioni
Giustamente qualcuno mi ha
posto una domanda intelligente: “Dovessi esporre i tuoi libri in una
libreria, dove li metteresti?
Confesso, sono rimasto
spiazzato.
Questa pentola di fagioli in
ebollizione che continua a sfornare elucubrazioni su elucubrazioni, senza
ottenere risultati tangibili per la società, chi vuole sfamare?
È un discorso egoistico in
quanto mi sento gratificato, che mi spinge a farlo, oppure è quell’esigenza
primaria dell’uomo che necessita della comunicazione?
Ho dovuto fare una ricerca
approfondita perdendomi nel labirinto della scrittura per scoprirlo.
Io non sono uno scrittore, né
tanto meno credo di esserlo. Di una cosa son certo: sono un uomo e come tale ho
l’esigenza di comunicare.
Ritengo che la migliore
comunicazione sia la “narrazione”.
Narriamo, narriamo a noi
stessi ed agli altri che ci circondano, storie ,racconti ,eventi, fatti della
vita reale e più chi ne ha più ne metta. È un continuo narrare, con tutti i
mezzi che abbiamo a disposizione. A volte comunichiamo senza volerlo, vedi il
linguaggio del corpo, ma comunichiamo. Fiumi di parole vengono riversate lella narrativa.
Perché?
Mi chiedo: “Il narrare può
essere educativo?
Chi mi legge, fino a che punto
riuscirà a comprendere ciò che ho scritto? Il perché l’ho scritto?
Dipende indubbiamente dalle
mie capacità di narrare. Dipende anche dalla sua predisposizione ad analizzare,
comprendere, criticare, eventualmente accettare ciò che legge.
I miei testi che non sono e ne
vogliono essere dei racconti, romanzi, thriller e quant’altro l’editoria
propone, sono nati esclusivamente per far riflettere il lettore, fargli ascoltare
quel silenzio assordante che nasce dalla società che ci circonda, quel grido di
aiuto soffocato in gola, quelle braccia alzate protese verso di noi che
chiedono aiuto, Vogliono essere una denuncia del comportamento diseducativo
della società stessa.
Analizzando i miei lavori sono arrivato
alla determinazione che detti possono appartenere alla narrativa Young Adulti, nella quale i benpensanti iniziano a prendere coscienza del bisogno di
dedicare una letteratura specifica ai ragazzi e alle ragazze di età compresa
tra i 14 e i 21 anni.
Questo tipo di narrativa
rivolta maggiormente ai giovani di fascia adolescenziale parla a giovani persone, con un immaginario e un
linguaggio più articolato rispetto a quello dei bambini ma non ancora strutturato
come quello degli adulti. Spazia dall’avventura alla fantasia,
alla fantascienza, all’erotismo, alla distopia, ecc.
Siamo sicuri che il linguaggio degli adulti e riuscito
a strutturarsi? Quanti adulti incontriamo più adolescenti degli adolescenti
quando si parla di sesso?
Dato per scontato che le funzioni cognitive sono l’insieme di
caratteristiche e processi consci ed inconsci che permettono all’essere umano
di identificare, elaborare, memorizzare, richiamare, usare e comunicare informazioni,
quando si parla di sesso, vuoi per l’educazione ricevuta, vuoi per i tabu che
la società ci ha inculcato ci ritroviamo inibiti e scopriamo che non siamo
liberi.
I protagonisti stessi sono adolescenti che il più
delle volte si raccontano in prima persona con un linguaggio scurrile, tipico
dei giovani. La narrativa è snella e scorrevole. Trattano tematiche ricorrenti
Con
loro se vuoi comunicare devi parlare
liberamente, senza peli sulla lingua, dire pane a pane e vino al vino. Mai
sottovalutare che sono in età adolescenziale, in quell’età dove la loro
personalità si forma e necessitano una vera educazione e maggiormente quella
sessuale. Non puoi permetterti di essere allusivo, di usare il linguaggio del dire e non dire,
di essere diplomatico, poiché ottieni due risultati negativi. Il primo non ti
prendono neanche in considerazione, il secondo offri loro una educazione
sessuale errata. La fregatura è quella che corri il rischio di passare per
pedofilo e per salvaguardarti specifichi che: è adatto ad un pubblico adulto.
Quanta
ipocrisia! È quella che denuncio nei miei scritti. Di conseguenza, non
meravigliatevi se nelle mie elucubrazioni troverete anche della narrativa
dedicata al sesso, molto esplicita. Detta è voluta per far riflettere
sull’importanza del rapporto sessuale, per innalzarlo al grado che merita e non
a quello che la società lo ha relegato, per far comprendere che nel sesso,
Madre Natura vi ha inserito “La
Creazione”.
Onì
d’André
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