Introduzione
Quando il tuo corpo inesorabilmente
si avvia verso la metamorfosi l’unica cosa che puoi fare è “Alimentare il
pensiero.”
Credetemi, ha una forza inesauribile.
Lo alimenti con qualsiasi mezzo. Ti serve per sentirti vivo.
Lui e
le due pulzelle.
Lui
Temisto
Lombardia Milano
Età 60
Su di lei
Devi essere una giovane donna che sa
quel che vuole e che si apra incondizionatamente al piacere del sesso, curiosa
di scoprire e carpire tutte quelle sfumature paradisiache che ti dona.
Per comprendermi meglio: "Cerco
una conchiglia perlifera che mi offra tutta sé stessa. Se non ritieni di essere
quella, per favore non rispondere.
È tempo perso.
La prima
DiSandra
23, Lombardia
Età 23
Città Lodi
Regione Lombardia
Stato civile Single
Altezza Da 1.60 fino a 1.69
Corporatura Medio/a
Colore dei capelli Biondo/a
Colore degli occhi Castano
Trasporto Trasporti pubblici
Tatuaggi No
Piercings No
Fumatore Si
Su di me
Son single e non intendo rinunciare
a divertirmi, in fin dei conti non è poi questo gran dramma. Mi piace il sesso
fatto come Dio comanda e non ho alcuna voglia di trovarmi legata ad un uomo
possessivo che poi alla fine a scopare non ci riesce proprio.
Su di te
Voglio fare tantissimo sesso con
te. Spero tanto che tu sia in grado di soddisfarmi e che io possa soddisfare
te. Non amo molto chi è geloso e possessivo e non voglio relazioni impegnative
che possano implicare i sentimenti.
Temisto
Gioia di vivere, hai visto il mio profilo? Saresti in
grado di donarmi ciò che cerco?
Se la risposta è positiva scrivimi a: acca**@outlook.com
altrimenti pazienza,
resterai un lampo di luce.
Un bacio o un connilingus infinito, decidi tu. Ciao
disandra
Ho visto il tuo cosa? Profilo? Sì, ho visto che non hai
mezza foto
e che non hai mezzo nome,
pensi di
presentarti come avresti già dovuto fare?
Temisto
Hai ragione. Son Oscar e potrei essere tuo nonno.
Per tutto il resto rimane valido ciò che ti ho scritto.
So già che non mi scriverai. Ho solo voluto sprecare due
crediti, ma.... Li meriti.
Sei proprio una
bella creatura da redimere.
disandra
Oscar piacere io sono Sandra e se vorrai, potremo
parlare e dirci comunque un qualcosa di veramente unico e bello. Credo che
tutti e due potremmo proprio parlare un po’ di più se ne avrai voglia.
Temisto
Se ne ho voglia? Starei con te tutta la notte a gustarmi
quel tuo bel sorriso.
Vuoi parlare? Sapessi quante cose vorrei sapere di te, i
tuoi segreti nascosti, i tuoi
desideri inquinati da tabù, ecc. Questo potremo farlo in
forma privata, intima
riservata se mi
scrivi dove ti ho detto, altrimenti pazienza, e stato
un bell'incontro fugace. Ciao. Dimenticavo: Ho il potere
ti farti viaggiare nel tempo
e nello spazio e se questa notte avrai delle sensazioni
strane, sarò io che ti vengo a
trovare e ti porto nella nostra alcova. Un bacio
infinito.
disandra
Tu sei consapevole Oscar che chiedi tanto ma al
contrario stai donando poco?
Io ti vorrei venire incontro ma se non ti fai almeno
vedere la vedo molto difficile!
Temisto
Grazie! Mi hai donato una notte d'incanto. Sei stata
stupenda cerca su internet la forza del pensiero di Onì d'Andrè. Buona Notte.
disandra
Oscar, sei sicuro di aver scritto alla persona giusta?
Ti sono bastate così poche battute tra noi per aver vissuto una notte
incantevole?
La seconda
Morena
BriVid1CalDo
22, Lombardia
Età 22
Città
Regione Lombardia
Stato civile Single
Altezza Da 1.70 fino a 1.79
Corporatura Snello/a
Colore dei capelli Castano
Colore degli occhi Castano
Trasporto Trasporti pubblici
Tatuaggi No
Piercings No
Fumatore No
Su di me
Sono una donna che a letto diventa una vera porca!
Vorresti costatare?
Su di te
Amo il sesso! Sono alla ricerca di qualcuno con cui
godermi e passare ore di piacere infinito!
Ciao, Donna pensierosa e riflessiva. Io sono Oscar e
potrei essere tuo nonno.
Ho una domanda
ben precisa. Hai letto il mio profilo? Saresti in grado di donarmi quel Sesso
Divino come io lo donerei a te? Per me è fondamentale, la scopata non mi
interessa. Se non te la senti...pazienza.
Altrimenti
mandami una e-mail a acca**@outlook.com
brivid1caldo
Piacere di conoscerti Oscar, e complimenti per il tuo
nome, io mi chiamo Morena, per te è un problema il fattore età? Comunque, ho letto molto bene il tuo profilo e
per me non ci sarebbero problemi però se non ti dispiace per il momento
preferirei conoscerci qui, ti andrebbe?
Temisto
Qui no, privatamente avrai tutto di me, scusami ma è così.
Pazienza, ti perderò? Molto probabilmente tutto finisce qui. Voglio informarti
che ho il potere ti farti viaggiare nel tempo e nello spazio e se questa notte
avrai delle sensazioni strane, sarò io che ti vengo a trovare e ti porto nella
nostra alcova.
Un bacio
brivid1caldo
No, non sono venuta qua a giocare con i miei contatti
privati ti pare? Però la cosa strana è che qui tutti fanno il possibile pur di
non farsi vedere!
Un po' strano che
dici?
Temisto
Grazie! Mi hai donato una notte d'incanto. Sei stata
stupenda cerca su internet la forza del pensiero di Onì d'Andrè. Buona Notte.
brivid1caldo
O buon giorno mi hai svegliata con la notifica! Cosa è
che ti ho donato scusa? Non è che mi confondi con qualcun'altra?
***
Queste le due pulzelle sulle quali volle focalizzarsi
dopo una attenta ed accurata ricerca su di un sito d’incontri.
I suoi ottanta anni pesavano e la voglia di sesso era
sempre presente.
Da quando aveva provato l’amore divino, non ne poteva
fare a meno. Gli dava una sferzata di energia. Era come se un turbine lo
avvolgesse e lo portasse nei meandri più goduriosi del sesso.
Doveva andare a prenderle, doveva portarle a lui, voleva
godere con loro. Voleva osservare le loro metamorfosi sotto eccitazione, e gli
venne in mente il bello vissuto con Greta e con tante altre.
“Cosa vi è di più bello vedere l’espressione di una
donna soddisfatta sessualmente” si chiedeva.
Esisteva un unico modo per portarle a lui, era il
Chakra.
Messosi in posizione, supino sul letto, senza cuscino,
posizionò le sue braccia sul suo bacino ed iniziò la classica respirazione
lenta, con gli occhi chiusi. Scacciò ogni pensiero dalla sua mente.
Viaggiava nel nulla quando sentì il chakra della radice
muoversi. Sentiva il suo ano contrarsi e rilassarsi per dopo avvertiva una
certa eccitazione sessuale. Era il chakra sacrale che si risvegliava.
Per un attimo si distrasse spinto da quell’eccitazione.
Si riprese subito. Sapeva che non doveva alimentare alcun pensiero se voleva
raggiungere il suo scopo ed ecco che il plesso solare si fa sentire con
un’apertura del diaframma sempre più consistente per avviarsi verso il chakra
del cuore e dopo posarsi su quello della gola ed individuare il terzo occhio. A
quel punto la testa inizia a girare e quando si posa sul chakra della corona,
non sente più il suo corpo. I sette chakra iniziano a girare sempre più
vorticosamente per dopo sentire il suo corpo planare su un campo fiorito, dove
gli appaiono Sandra e Morena in preda ad un bacio appassionato.
“Cosa ci fate qui?” Chiese “Vi conoscete?”
“Sapevamo che saresti venuto a prenderci, sentivamo
il desiderio che hai di possederci. Sinceramente siamo incuriosite da questo
Sesso Divino che continui a nominare. Cos’è?”
“E, quel bacio appassionato?”
“Sono stata io a volerlo.” Disse Sandra. “Sappiamo
quanto ti eccita vedere due donne scambiarsi delle attenzioni particolari. Lei,
era titubante, dopo quando si ritrovò con la mia lingua che le sfiorava le
labbra, sentii la sua mano che cercava affannosamente quel fiore che ho in
mezzo alle gambe e si lasciò andare.”
“Quando me la farai leccare?” chiese Morena.
“Quando lui ce lo permetterà” e, prendendola per
mano si avvicinarono a lui dicendogli: “Andiamo, noi siamo pronte.”
Quella visione sparì. Lentamente aprì gli occhi per
riprendere la sua normalità. Quell’esercizio lo aveva stancato fisicamente e
moralmente. Si era girato su un fianco, aveva sotto gli occhi la visione del
bacio che Morena e Sandra si erano scambiate, immaginava il duello tra le loro
lingue quando si sentì baciare. Era Sandra, con quel suo bel sorriso che lo
baciava.
“Complimenti mio ganzo, baci bene, sai come far
eccitare una donna. Sai baciare anche allo stesso modo il mio fiorellino?”
“Tu non lo sai, ma io sono uno specialista del
Connilingus.”
“Cos’è questo connilingus?”
“E’ un’antica arte che deriva dagli antichi romani,
consiste nel leccare la natura della donna per farle scaricare tutte le
impurità che ha accumulato negli anni per dopo poter godere a pieno del Sesso
Divino. Non vedo Morena?”
“Arriva, arriva, mi ha confessato che ha voglia di
succhiartelo, che si sente come “gola profonda”, è andata a far pipì. Allora,
vuoi praticarmi questo connilingus?”
“Mi inviti a nozze” e rimessosi supino “Vieni,
posiziona le ginocchia all’altezza delle mie spalle in modo che possa ammirare
quella preziosa conchiglia che ti ritrovi.”
Alzò la gamba e posizionò il suo ginocchio destro
all’altezza della sua spalla sinistra, dopo alzò il suo ginocchio sinistro e lo
posizionò all’altezza della spalla destra e si sedette sul suo torace.
Lui la osservava, notava quei suoi bei seni turgidi con
qui capezzoli che lo invitavano a succhiarglieli quando arrivò Morena.
“Avete già iniziato?
“Quasi.” Disse Sandra girandosi “Gli ho
chiesto di farmi un connilingus ed ho preferito lasciare a te il suo fallo. So
che lo adori e che lo tratti come un dio.”
È vero, mi esalta, mi inebria, quel sentirlo che mi
riempie la bocca, quel riempirlo di saliva, il succhiarlo, sentire le mie
labbra schioccare ogni qual volta lo tiro fuori, il vedere quando tirando giù
il glande mi appare in tutta la sua maestosità mi fa impazzire. Grazie”.
Posizionati i palmi delle mani sopra le natiche di
Sandra che lo agevolò sollevandosi un po’ sulle ginocchia, avvicinò quel fiore
alle sue labbra. Sentì il profumo che emanava ed il sapore acre di quel poco
liquido che usciva. Staccò una mano e le fece succhiare due dita con le quali, con
molta delicatezza scoprì il suo clitoride. Sentiva il suo respiro che aumentava
di intensità. Le allargò le grandi labbra e fece correre la sua lingua ruvida
su tutte le piccole labbra per dopo trastullarle il clitoride. “Che bello.”
La sentiva esclamare ed immaginava il piacere che potesse provare dietro le sue
delicate leccate e si gratificava al pensiero che stava leccando la fichetta di
una ventenne, quando avvertì che Morena con una mano le aveva afferrato i
testicoli e con l’altra impugnava il suo fallo. Fu tanta l’eccitazione che
iniziò a leccare sempre con più veemenza quel fiore che si apriva sempre più,
bagnandosi copiosamente, permettendogli di poter introdurre un suo dito nel
buchetto che sta subito dietro mentre con il pollice la possedeva e con le
labbra succhiava il clitoride che era diventato grosso come una nocciolina.
Quel dito dietro ruppe l’incantesimo. Appena quel buchetto lo inghiotti fu
invaso di una quantità di sperma che ingoiò tutto. Non riuscì a trattenersi,
sentì le sue gambe assumere un movimento convulso e scaricò tutto il suo sperma
nella gola profonda di Morena.
“Che scopata ragazze! Siete un portento.”
“Tu sei un portento. Non ricordo di aver goduto mai
tanto e così intensamente.” Disse Sandra e Morena aggiunse: “Lo sai che
non ricordo di aver mai visto un crea popoli così possente e nerboruto come il
tuo? Che buon sapore ha il tuo nettare! Deve essere proprio il nettare di un
dio.”
“Bene ragazze, sono circa le tre del nuovo giorno,
che programma avete?”
“Stare con te tutta la notte se ci vuoi” disse
Morena, “devi spiegarci cosa è questo sesso divino.”
“Non posso spiegarvelo, posso solo farvelo vivere, se
volete.”
“Si, si,” disse Sandra. “Sei sicuro di
potercelo far vivere?”
“Si, ad una condizione, che tu metta in condizione
Morena a viverlo anche lei.
In che senso? Non capisco?”
“Tu sei pronta.
Ti ho preparato io con quel connilingus che ti ho praticato. Non te ne
sei accorta ma quel tutto tuo godere ti ha purificato, ha fatto si che tu possa
godere del Sesso Divino perché lui si manifesta solo nelle persone pure.”
“Come faccio a mettere in condizione che anche Morena
possa viverlo?”
“Con la cosa che a voi piace tanto. Le devi praticare
un bel, robusto e coinvolgente connilingus in modo che anche lei scarichi tutte
le impurità che ha dentro. Più pure siete dentro e più il sesso divino si
manifesta. Io adesso necessito del riposo del guerriero per dopo essere
all’altezza di potervelo far vivere. Vi dispiace?”
“No, nostro stallone, rifocillati nel sonno, noi
veglieremo su di te”
“Per modo di dire” disse Morena, “perché credo
proprio che ci eclisseremo in un infinito sessantanove.”
Erano da poco passate le quattro del mattino quando
Oscar aprendo gli occhi si accorse che tutte e due dormivano abbracciate l’una
all’altra. Era uno spettacolo vederle, e se le immaginò prese in quel
sessantanove. Prese una piuma d’oca che sfilò dal
cuscino e lo passò in mezzo alle natiche di Sandra. “Si, brava, ancora ancora, fammi godere, è
troppo bello” disse nel dormiveglia. Quando si accorse che era Oscar a
provocarle quel piacere, si girò e lo baciò con passione.
In quel trambusto anche Morena si svegliò. Rimase
incantata nel vedere quanta passione vi era in quel bacio e le chiese: “Lo
ami?”
“Che parolone! Come fai a chiedermi una cosa del genere?
Lo amo come posso amare te, per il sesso che mi date, per le impurità che mi
fate espellere quando mi fate godere. L’amore, quello è un'altra cosa, quello
nasce dal cuore, il sesso nasce dal cervello. Vero Oscar?”
“Si, hai ragione, è giunto il momento di farvi
provare il sesso divino. Chi vuole essere la prima?”
“A te l’onore “disse Sandra, “voglio osservare
cosa avviene. Va bene per voi?”
“Bene, adesso vi spiego come si svolgerà l’incontro.
Considerato che abbiamo a disposizione una spettatrice, useremo anche lei,
anche se il sesso divino vuole solo come protagonisti un uomo ed una donna. Io
mi sdraierò sul letto supino, tu Sandra come meglio credi inizierai a
masturbarmi per farlo diventare il più duro possibile e quando lo riterrai che
sia pronto per possederla chiederai a Morena di salirmi sopra e sedersi sopra
me e glielo accompagnerai dentro. Dopo ti siederai su quella poltrona ad
osservare tutto ciò che avviene. Pensa che sarai la prima ad assistere ad un
evento del genere. Ti prego, durante tutto il rapporto, accada quel che accade,
non toccarci minimamente. Se vuoi, se ti eccita la vista masturbati pure ma non
toccarci. Intesi?
“Si, intesi, tranquillo, ma cosa può succedere?”
“Niente di particolare avviene solo che Madre Natura
si manifesta in tutta la sua potenza. Il dono più grande che poteva farci è il
dono della creazione attraverso il sesso. Quando questo non avviene, tutti gli
spermatozoi, fonte di vita accrescono l’intelletto dell’essere umano portandolo
a delle scoperte inimmaginabili.”
Supino sul letto, Sandra gli si avvicinò, prese il fallo
con le due mani, lo scappellò e gli disse mentre sentiva che si ingrossava: “Ascoltami
bene tu, procacciatore di tanto godimento in noi donne, mi raccomando, adesso
ti farò un po’ di coccole anche se sento che non ne hai bisogno, fai vivere il
Sesso Divino alla mia amica.” Scesa con le labbra su quella cappella rosa
che la asservava iniziò a baciarlo per dopo gustarselo tutto, facendolo uscire
ed entrare dalla bocca. Quando lo sentì ben duro chiese a Morena di mettersi a
cavallo che glielo avrebbe accompagnato dentro.
Morena se lo sentì scivolare dentro e dei brividi le
traversarono tutta la schiena. Sandra si sedette sulla poltrona che vi era di
fronte ed osservava. Oscar, pose le sue mani sulle natiche di Morena e quando
lo sentì ben piantato dentro, dandole una piccola sculacciata le disse: “Adesso
non muoverti non far niente anche se il muoverti ti da piacere. Lascia che
lavorino loro, noi siamo solo degli strumenti.”
Trascorsero circa tre minuti quando stringendo le natiche
Oscar provocò un ingrossamento del pene che Morena avvertì e reagì stringendolo
a sua volta.
“Brava, continua così e mi raccomando quando i nostri
vulcani esploderanno rimani immobile e osserva tutto quanto accade.”
Quei non movimenti durante i quali lei lo sentiva
ingrassarsi dentro e lei di risposta lo stringeva provocarono un sempre
crescendo di piacere fino a quando i loro vulcani esplosero. Avvertì quattro,
cinque contrazioni muscolari della vagina che mise in moto anche in lui il
bisogno di eiaculare. Quando, tutto si calmo ed una calma li pervase, le disse:
“Stai ferma, eclissati ed osserva tutto quanto avviene dentro i nostri corpi.
Lascia che il sesso divino si manifesti in tutta la sua grandezza.
Avvenne che tutto ciò che li circondava svanì e si
ritrovarono in un'altra dimensione. Osservavano gli spermatozoi impazziti alla
ricerca disperata di un ovulo da fertilizzare, e quando esausti, quasi sul
punto di spegnersi rientravano nei corpi fertilizzandoli. Caddero in un sonno
profondo.
Sandra li osservava, distrattamente si toccava e quel
toccarsi le dava piacere mentre li vedeva fluttuare sul letto. “Come era
possibile?” si chiedeva. In preda a quei pensieri si addormentò.
“Sandra, Sandra!” Si sentì chiamare. Era Oscar che svegliatosi
la chiamava. “Tutto bene?”
“Si, si. Tutto bene, e voi? È stato bellissimo
osservarvi, maggiormente quando vi ho visti fluttuare sul letto.”
“Cosa?” Esclamò Morena.
“Si, hai sentito bene, eravate sospesi in aria, come
se per voi la legge di gravità si era eclissata ed eravate un corpo unico, fusi
assieme da una lega che non conosco.”
“Tu ricordi qualcosa?” chiese rivolto a Oscar.
“Ricordo vagamente che osservavo dall’alto tutte le
miserie di questo mondo ed ero impotente nel debellarle. Non so se fosse
fantasia o realtà. So solo che adesso mi sento addosso la forza di cento leoni,
pronto a rifarlo con te Sandra. Ti va?”
“Sinceramente ho sonno, sono già le cinque del
mattino. Potremmo anche farlo ma credo che venga una cosa forzata. Ti spiace se
lo facciamo un altro giorno o notte?”
“Quando vorrai, anche perché mi avete fatto sentir
vivo.”
“Ho fame” disse Morena, “hai qualcosa da
sgranocchiare Oscar?”
“Si, in frigo vi devono essere dei panzerotti e delle
focaccine. Aspetta che li scaldo nel microonde ed apro una bottiglia di vino.”
“Mi daresti un bacio come sai fare tu?” Chiese
Sandra rivolta ad Oscar andandogli incontro. Stringendo a lui sentì il suo
scettro che spingeva contro il basso ventre. “Ma sei già pronto di nuovo?” le
venne spontaneo di chiedergli.
“Sempre, è l’effetto del sesso divino che ti da
questa carica.”
“Sono tentata. Preferisco di no, quando lo faremo
voglio essere pimpante e cosciente per poterlo, per poterti godere appieno.
Perché lo faremo, me lo prometti?”
“Promesso! Devo venire a prendervi io o verrete voi
spontaneamente?”
“Tranquillo, chi ti molla più dopo tutto quello che
ci hai insegnato.”
Il sole faceva capolino all’orizzonte e con la luce del
sole sparirono.
Rimasto solo ripensò a quell’incontro. Non si capacitava
come due ninfe come loro si trovassero sul sito d’incontri sul quale le aveva
incontrate e fu pervaso da uno sconforto indicibile.
Doveva recuperare il sonno perduto anche se quella
perdita si rivelò gratificante.
Gli mancava Sandra, gli mancava il suo sorriso, quello
sguardo accattivante. Un desiderio di lei lo pervase. Gli chiese e lui lo
promise che l’avrebbero fatto. Se da un lato anche lei desiderava vivere il
Sesso divino, da l’altro per purificarsi la sua amica le aveva tirato fuori più
nettare possibile. Quel godere intensamente l’aveva debilitata. Per un attimo gli ritornarono in mente le
parole che aveva detto nel dormiveglia quando le passò la piuma d’oca in mezzo
alle natiche: “Si, brava, ancora ancora, fammi godere, è troppo bello”.
Non resistette e decise di andare a trovarla. Per lui non era un problema,
riusciva a viaggiare nel tempo e nello spazio a suo gradimento.
La trovò subito, anche perché sapeva che era di Lodi ed
il campanile batteva il mezzogiorno.
Sdraiata su di un fianco, abbracciata ad un cuscino la
vide dormiente in tutto il suo splendore. Indossava la pelle vellutata che
madre natura le aveva fornito. Per un attimo fu tentato di immergere il suo
viso in quelle due semisfere che formavano il suo sedere. Rinunciò, poiché
avrebbe rovinato tutto. Lentamente, si
sdraiò accanto a lei e iniziò a spostarle i capelli su di un lato. Le passò due
dita sulle labbra dopo che le inumidì con la sua saliva. Lei iniziò a
svegliarsi come una gatta in calore. Aprì gli occhi e trovatoselo accanto le
venne spontaneo chiedere: “Cosa ci fai qui? Sai che ti stavo sognando?
Baciami, baciami come sai farlo tu.”
Abbracciati iniziarono a roteare sul letto, anche perché
era un letto alla francese sul quale si muovevano abbastanza bene. Ad un tratto
si ritrovò sopra di lui. Per un attimo pensò che quella posizione l’avrebbe
portata a godere dell’sesso divino, ma volle rinunciare per il momento.
Scese lentamente lungo tutto il suo corpo, posizionò i
gomiti vicino alle sue ginocchia e presole il fallo in mano lo guardò come per
chiedergli. “posso succhiarlo?” Ad un cenno di approvazione lo ingoio tutto. Lui
la osservava. Aveva la netta sensazione che lo adorasse, se lo strofinò sui seni,
fece una piccola scherma tra lui ed i suoi capezzoli, se lo mise in mezzo per
fare una spagnola, quando un po’ stanca si fermò lo prese in mano
scappellandolo e posandogli un bacio su quel buchetto che sta in cima iniziò a
parlargli. “Lo sai che adesso mi donerai il sesso divino? Deve essere una
cosa sublime visto l’estasi nella quale si è ritrovata Morena.” Rivoltasi
ad Oscar “sono pronta, sono tutta tua, fammi impazzire.”
“Se non impazzirai mancherà poco.” Si alzò la prese per le caviglie e la
posiziono al bordo del letto, dopo si inginocchiò ed inizio a farle un
connilingus favoloso. “Si, squartami tutta, mettimi un dito nel culo mi
piace.” Lui, ubbidiente eseguì. Con il pollice bel piantato dentro e le
quattro dita in vagina iniziò un movimento strano fino a quando non la sentì
squirtare.
“Cosa mi hai fatto?” chiese.
“Ti ho fatto espellere le ultime scorie della
perversione. Adesso vai a fare una doccia, io ti aspetto qui.”
Quando rientrò lo vide immobile, supino nel letto che
osservava il soffitto.
“Cosa pensi?” chiese
“A te, a quel che vivremo tra non molto” e
presole una mano la attirò a sé per un ennesimo bacio. Lei lo cavalcò, gli
prese l’arnese e lo posizionò all’ingresso. Quando sentì la cappella
abbracciata dalle grandi labbra, tolse la mano e lentamente se lo fece
scivolare dentro. “Che strano”, disse,
“Cosa?”
“L’ho sentito scivolare dentro piacevolmente, senza
quel desiderio di sentirlo entrare ed uscire.”
È madre natura che ci guida e suggerisce ai nostri
corpi come comportarci. Lo senti tutto dentro? Ti senti tutta riempita?”
“No, ho la sensazione che quel coso che ho dentro fa
parte di me, non so come spiegarti.”
“È bello?” Chiese stringendo le natiche per
farglielo sentire più grosso.
“E’ stupendo, fallo di nuovo.”
“Adesso provo io a stringertelo, se ci riesco. Si,
com’è bello.”
“Adesso calmati, rilassati, abbandona il tuo corpo
sopra il mio, non muoverti. Lascia che siano loro a fare il loro dovere.”
“Quale dovere?”
“Portarci a fare esplodere i vulcani che sono dentro
di noi. Ricorda che siamo in fase di procreazione. Quando esploderanno ti
troverai invasa da milioni di spermatozoi impazziti in cerca di un ovulo da
fecondare che non troveranno ed esausti ritorneranno da dove son venuti
innalzando il nostro intelletto. Adesso stai in silenzio ed osserva ciò che
accade ai nostri corpi.”
Il pene iniziò da solo a gonfiarsi e sgonfiarsi, ad ogni
movimento i muscoli vaginali rispondevano facendo sempre più crescere
l’eccitazione. Sentivano la lava dentro che ribolliva e più ribolliva più
grande era il godimento che provavano. Le gambe, le cosce di Oscar iniziarono a
muoversi senza controllo e fu invasa da quattro cinque, sei scariche. A quel
punto arrivò il suo orgasmo convulso. Oscar con i palmi delle mani ben ancorate
sulle sue natiche la costrinse a star ferma. “Non muoverti, osserva la discesa
che stiamo facendo, adesso arriva il più bello, Il sesso divino ti farà entrare
in un'altra dimensione ritemprandoti.”
Ubbidiente, esegui. Tutto intorno si eclissò.
Viaggiavano, tutti e due fusi in un solo corpo, nel tempo e nello spazio. Una
pace, una tranquillità li pervase. Erano al centro della felicità.
Dormirono non si sa quanto. Si svegliarono solo quando
sentirono bussare alla porta d’ingresso.
Era Morena che non avendola sentita si preoccupò ed andò
a trovarla.
(Segue nel “Come sentirsi Vivo” di Onì d’Andrè)