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martedì 17 dicembre 2024

Sandra e Morena due pulzelle che mi hanno fatto sentir vivo.

 

Introduzione

 

Quando il tuo corpo inesorabilmente si avvia verso la metamorfosi l’unica cosa che puoi fare è “Alimentare il pensiero.”

Credetemi, ha una forza inesauribile. Lo alimenti con qualsiasi mezzo. Ti serve per sentirti vivo.

 

 

Lui e le due pulzelle.

 

 

Lui

Temisto

Lombardia Milano

Età 60

 

Su di lei

Devi essere una giovane donna che sa quel che vuole e che si apra incondizionatamente al piacere del sesso, curiosa di scoprire e carpire tutte quelle sfumature paradisiache che ti dona.

Per comprendermi meglio: "Cerco una conchiglia perlifera che mi offra tutta sé stessa. Se non ritieni di essere quella, per favore non rispondere.

È tempo perso.

 

 

La prima

DiSandra

23, Lombardia

Età 23

Città Lodi

Regione Lombardia

Stato civile Single

Altezza Da 1.60 fino a 1.69

Corporatura Medio/a

Colore dei capelli Biondo/a

Colore degli occhi Castano

Trasporto Trasporti pubblici

Tatuaggi No

Piercings No

Fumatore Si

Su di me

 

Son single e non intendo rinunciare a divertirmi, in fin dei conti non è poi questo gran dramma. Mi piace il sesso fatto come Dio comanda e non ho alcuna voglia di trovarmi legata ad un uomo possessivo che poi alla fine a scopare non ci riesce proprio.

Su di te

Voglio fare tantissimo sesso con te. Spero tanto che tu sia in grado di soddisfarmi e che io possa soddisfare te. Non amo molto chi è geloso e possessivo e non voglio relazioni impegnative che possano implicare i sentimenti.










Temisto

Gioia di vivere, hai visto il mio profilo? Saresti in grado di donarmi ciò che cerco?

Se la risposta è positiva scrivimi a: acca**@outlook.com altrimenti pazienza,

resterai un lampo di luce.

Un bacio o un connilingus infinito, decidi tu. Ciao

 

disandra

Ho visto il tuo cosa? Profilo? Sì, ho visto che non hai mezza foto

e che non hai mezzo nome,

 pensi di presentarti come avresti già dovuto fare?

 

Temisto

Hai ragione. Son Oscar e potrei essere tuo nonno.

Per tutto il resto rimane valido ciò che ti ho scritto.

So già che non mi scriverai. Ho solo voluto sprecare due crediti, ma.... Li meriti.

 Sei proprio una bella creatura da redimere.

 

disandra

Oscar piacere io sono Sandra e se vorrai, potremo parlare e dirci comunque un qualcosa di veramente unico e bello. Credo che tutti e due potremmo proprio parlare un po’ di più se ne avrai voglia.

 

Temisto

Se ne ho voglia? Starei con te tutta la notte a gustarmi quel tuo bel sorriso.

Vuoi parlare? Sapessi quante cose vorrei sapere di te, i tuoi segreti nascosti, i tuoi

desideri inquinati da tabù, ecc. Questo potremo farlo in forma privata, intima

 riservata se mi scrivi dove ti ho detto, altrimenti pazienza, e stato   

un bell'incontro fugace. Ciao. Dimenticavo: Ho il potere ti farti viaggiare nel tempo

e nello spazio e se questa notte avrai delle sensazioni strane, sarò io che ti vengo a

trovare e ti porto nella nostra alcova. Un bacio infinito.

 

disandra

Tu sei consapevole Oscar che chiedi tanto ma al contrario stai donando poco?

Io ti vorrei venire incontro ma se non ti fai almeno vedere la vedo molto difficile!

 

Temisto

Grazie! Mi hai donato una notte d'incanto. Sei stata stupenda cerca su internet la forza del pensiero di Onì d'Andrè. Buona Notte.

 

disandra

Oscar, sei sicuro di aver scritto alla persona giusta? Ti sono bastate così poche battute tra noi per aver vissuto una notte incantevole?

 

 

La seconda

Morena

 

BriVid1CalDo

22, Lombardia

 

Età 22

Città

Regione Lombardia

Stato civile Single

Altezza Da 1.70 fino a 1.79

Corporatura Snello/a

Colore dei capelli Castano

Colore degli occhi Castano

Trasporto Trasporti pubblici

Tatuaggi No

Piercings No

Fumatore No

Su di me

Sono una donna che a letto diventa una vera porca! Vorresti costatare?

Su di te

Amo il sesso! Sono alla ricerca di qualcuno con cui godermi e passare ore di piacere infinito!

 




  




 Temisto

Ciao, Donna pensierosa e riflessiva. Io sono Oscar e potrei essere tuo nonno.

 Ho una domanda ben precisa. Hai letto il mio profilo? Saresti in grado di donarmi quel Sesso Divino come io lo donerei a te? Per me è fondamentale, la scopata non mi interessa. Se non te la senti...pazienza.

 Altrimenti mandami una e-mail a acca**@outlook.com

 

brivid1caldo

Piacere di conoscerti Oscar, e complimenti per il tuo nome, io mi chiamo Morena, per te è un problema il fattore età?  Comunque, ho letto molto bene il tuo profilo e per me non ci sarebbero problemi però se non ti dispiace per il momento preferirei conoscerci qui, ti andrebbe?

 

Temisto

Qui no, privatamente avrai tutto di me, scusami ma è così. Pazienza, ti perderò? Molto probabilmente tutto finisce qui. Voglio informarti che ho il potere ti farti viaggiare nel tempo e nello spazio e se questa notte avrai delle sensazioni strane, sarò io che ti vengo a trovare e ti porto nella nostra alcova.

 Un bacio

 

brivid1caldo

No, non sono venuta qua a giocare con i miei contatti privati ti pare? Però la cosa strana è che qui tutti fanno il possibile pur di non farsi vedere!

 Un po' strano che dici?

 

Temisto

Grazie! Mi hai donato una notte d'incanto. Sei stata stupenda cerca su internet la forza del pensiero di Onì d'Andrè. Buona Notte.

 

brivid1caldo

O buon giorno mi hai svegliata con la notifica! Cosa è che ti ho donato scusa? Non è che mi confondi con qualcun'altra?

 

 

***

 

Queste le due pulzelle sulle quali volle focalizzarsi dopo una attenta ed accurata ricerca su di un sito d’incontri.

I suoi ottanta anni pesavano e la voglia di sesso era sempre presente.

Da quando aveva provato l’amore divino, non ne poteva fare a meno. Gli dava una sferzata di energia. Era come se un turbine lo avvolgesse e lo portasse nei meandri più goduriosi del sesso.

Doveva andare a prenderle, doveva portarle a lui, voleva godere con loro. Voleva osservare le loro metamorfosi sotto eccitazione, e gli venne in mente il bello vissuto con Greta e con tante altre.

“Cosa vi è di più bello vedere l’espressione di una donna soddisfatta sessualmente” si chiedeva.

 

Esisteva un unico modo per portarle a lui, era il Chakra.

Messosi in posizione, supino sul letto, senza cuscino, posizionò le sue braccia sul suo bacino ed iniziò la classica respirazione lenta, con gli occhi chiusi. Scacciò ogni pensiero dalla sua mente.

Viaggiava nel nulla quando sentì il chakra della radice muoversi. Sentiva il suo ano contrarsi e rilassarsi per dopo avvertiva una certa eccitazione sessuale. Era il chakra sacrale che si risvegliava.

Per un attimo si distrasse spinto da quell’eccitazione. Si riprese subito. Sapeva che non doveva alimentare alcun pensiero se voleva raggiungere il suo scopo ed ecco che il plesso solare si fa sentire con un’apertura del diaframma sempre più consistente per avviarsi verso il chakra del cuore e dopo posarsi su quello della gola ed individuare il terzo occhio. A quel punto la testa inizia a girare e quando si posa sul chakra della corona, non sente più il suo corpo. I sette chakra iniziano a girare sempre più vorticosamente per dopo sentire il suo corpo planare su un campo fiorito, dove gli appaiono Sandra e Morena in preda ad un bacio appassionato.

 

Cosa ci fate qui?” Chiese “Vi conoscete?”

 

“Sapevamo che saresti venuto a prenderci, sentivamo il desiderio che hai di possederci. Sinceramente siamo incuriosite da questo Sesso Divino che continui a nominare. Cos’è?”

“E, quel bacio appassionato?”

“Sono stata io a volerlo.” Disse Sandra. “Sappiamo quanto ti eccita vedere due donne scambiarsi delle attenzioni particolari. Lei, era titubante, dopo quando si ritrovò con la mia lingua che le sfiorava le labbra, sentii la sua mano che cercava affannosamente quel fiore che ho in mezzo alle gambe e si lasciò andare.”

“Quando me la farai leccare?” chiese Morena.

“Quando lui ce lo permetterà” e, prendendola per mano si avvicinarono a lui dicendogli: “Andiamo, noi siamo pronte.”

 

Quella visione sparì. Lentamente aprì gli occhi per riprendere la sua normalità. Quell’esercizio lo aveva stancato fisicamente e moralmente. Si era girato su un fianco, aveva sotto gli occhi la visione del bacio che Morena e Sandra si erano scambiate, immaginava il duello tra le loro lingue quando si sentì baciare. Era Sandra, con quel suo bel sorriso che lo baciava.

“Complimenti mio ganzo, baci bene, sai come far eccitare una donna. Sai baciare anche allo stesso modo il mio fiorellino?”

“Tu non lo sai, ma io sono uno specialista del Connilingus.”

“Cos’è questo connilingus?”

“E’ un’antica arte che deriva dagli antichi romani, consiste nel leccare la natura della donna per farle scaricare tutte le impurità che ha accumulato negli anni per dopo poter godere a pieno del Sesso Divino. Non vedo Morena?”

“Arriva, arriva, mi ha confessato che ha voglia di succhiartelo, che si sente come “gola profonda”, è andata a far pipì. Allora, vuoi praticarmi questo connilingus?”

“Mi inviti a nozze” e rimessosi supino “Vieni, posiziona le ginocchia all’altezza delle mie spalle in modo che possa ammirare quella preziosa conchiglia che ti ritrovi.”

Alzò la gamba e posizionò il suo ginocchio destro all’altezza della sua spalla sinistra, dopo alzò il suo ginocchio sinistro e lo posizionò all’altezza della spalla destra e si sedette sul suo torace.

Lui la osservava, notava quei suoi bei seni turgidi con qui capezzoli che lo invitavano a succhiarglieli quando arrivò Morena.

“Avete già iniziato?

“Quasi.” Disse Sandra girandosi “Gli ho chiesto di farmi un connilingus ed ho preferito lasciare a te il suo fallo. So che lo adori e che lo tratti come un dio.”

È vero, mi esalta, mi inebria, quel sentirlo che mi riempie la bocca, quel riempirlo di saliva, il succhiarlo, sentire le mie labbra schioccare ogni qual volta lo tiro fuori, il vedere quando tirando giù il glande mi appare in tutta la sua maestosità mi fa impazzire. Grazie”.

 

Posizionati i palmi delle mani sopra le natiche di Sandra che lo agevolò sollevandosi un po’ sulle ginocchia, avvicinò quel fiore alle sue labbra. Sentì il profumo che emanava ed il sapore acre di quel poco liquido che usciva. Staccò una mano e le fece succhiare due dita con le quali, con molta delicatezza scoprì il suo clitoride. Sentiva il suo respiro che aumentava di intensità. Le allargò le grandi labbra e fece correre la sua lingua ruvida su tutte le piccole labbra per dopo trastullarle il clitoride. “Che bello.” La sentiva esclamare ed immaginava il piacere che potesse provare dietro le sue delicate leccate e si gratificava al pensiero che stava leccando la fichetta di una ventenne, quando avvertì che Morena con una mano le aveva afferrato i testicoli e con l’altra impugnava il suo fallo. Fu tanta l’eccitazione che iniziò a leccare sempre con più veemenza quel fiore che si apriva sempre più, bagnandosi copiosamente, permettendogli di poter introdurre un suo dito nel buchetto che sta subito dietro mentre con il pollice la possedeva e con le labbra succhiava il clitoride che era diventato grosso come una nocciolina. Quel dito dietro ruppe l’incantesimo. Appena quel buchetto lo inghiotti fu invaso di una quantità di sperma che ingoiò tutto. Non riuscì a trattenersi, sentì le sue gambe assumere un movimento convulso e scaricò tutto il suo sperma nella gola profonda di Morena.

 

“Che scopata ragazze! Siete un portento.”

“Tu sei un portento. Non ricordo di aver goduto mai tanto e così intensamente.” Disse Sandra e Morena aggiunse: “Lo sai che non ricordo di aver mai visto un crea popoli così possente e nerboruto come il tuo? Che buon sapore ha il tuo nettare! Deve essere proprio il nettare di un dio.”

 

“Bene ragazze, sono circa le tre del nuovo giorno, che programma avete?”

“Stare con te tutta la notte se ci vuoi” disse Morena, “devi spiegarci cosa è questo sesso divino.”

“Non posso spiegarvelo, posso solo farvelo vivere, se volete.”

“Si, si,” disse Sandra. “Sei sicuro di potercelo far vivere?”

“Si, ad una condizione, che tu metta in condizione Morena a viverlo anche lei.

In che senso? Non capisco?”

“Tu sei pronta.  Ti ho preparato io con quel connilingus che ti ho praticato. Non te ne sei accorta ma quel tutto tuo godere ti ha purificato, ha fatto si che tu possa godere del Sesso Divino perché lui si manifesta solo nelle persone pure.”

“Come faccio a mettere in condizione che anche Morena possa viverlo?”

“Con la cosa che a voi piace tanto. Le devi praticare un bel, robusto e coinvolgente connilingus in modo che anche lei scarichi tutte le impurità che ha dentro. Più pure siete dentro e più il sesso divino si manifesta. Io adesso necessito del riposo del guerriero per dopo essere all’altezza di potervelo far vivere. Vi dispiace?”

“No, nostro stallone, rifocillati nel sonno, noi veglieremo su di te”

“Per modo di dire” disse Morena, “perché credo proprio che ci eclisseremo in un infinito sessantanove.”

 

Erano da poco passate le quattro del mattino quando Oscar aprendo gli occhi si accorse che tutte e due dormivano abbracciate l’una all’altra. Era uno spettacolo vederle, e se le immaginò prese in quel sessantanove. Prese una piuma d’oca che sfilò dal cuscino e lo passò in mezzo alle natiche di Sandra.  “Si, brava, ancora ancora, fammi godere, è troppo bellodisse nel dormiveglia. Quando si accorse che era Oscar a provocarle quel piacere, si girò e lo baciò con passione.

In quel trambusto anche Morena si svegliò. Rimase incantata nel vedere quanta passione vi era in quel bacio e le chiese: “Lo ami?”

“Che parolone! Come fai a chiedermi una cosa del genere? Lo amo come posso amare te, per il sesso che mi date, per le impurità che mi fate espellere quando mi fate godere. L’amore, quello è un'altra cosa, quello nasce dal cuore, il sesso nasce dal cervello. Vero Oscar?”

“Si, hai ragione, è giunto il momento di farvi provare il sesso divino. Chi vuole essere la prima?”

“A te l’onore “disse Sandra, “voglio osservare cosa avviene. Va bene per voi?”

 

“Bene, adesso vi spiego come si svolgerà l’incontro. Considerato che abbiamo a disposizione una spettatrice, useremo anche lei, anche se il sesso divino vuole solo come protagonisti un uomo ed una donna. Io mi sdraierò sul letto supino, tu Sandra come meglio credi inizierai a masturbarmi per farlo diventare il più duro possibile e quando lo riterrai che sia pronto per possederla chiederai a Morena di salirmi sopra e sedersi sopra me e glielo accompagnerai dentro. Dopo ti siederai su quella poltrona ad osservare tutto ciò che avviene. Pensa che sarai la prima ad assistere ad un evento del genere. Ti prego, durante tutto il rapporto, accada quel che accade, non toccarci minimamente. Se vuoi, se ti eccita la vista masturbati pure ma non toccarci. Intesi?

“Si, intesi, tranquillo, ma cosa può succedere?”

“Niente di particolare avviene solo che Madre Natura si manifesta in tutta la sua potenza. Il dono più grande che poteva farci è il dono della creazione attraverso il sesso. Quando questo non avviene, tutti gli spermatozoi, fonte di vita accrescono l’intelletto dell’essere umano portandolo a delle scoperte inimmaginabili.”

 

Supino sul letto, Sandra gli si avvicinò, prese il fallo con le due mani, lo scappellò e gli disse mentre sentiva che si ingrossava: “Ascoltami bene tu, procacciatore di tanto godimento in noi donne, mi raccomando, adesso ti farò un po’ di coccole anche se sento che non ne hai bisogno, fai vivere il Sesso Divino alla mia amica.” Scesa con le labbra su quella cappella rosa che la asservava iniziò a baciarlo per dopo gustarselo tutto, facendolo uscire ed entrare dalla bocca. Quando lo sentì ben duro chiese a Morena di mettersi a cavallo che glielo avrebbe accompagnato dentro.

Morena se lo sentì scivolare dentro e dei brividi le traversarono tutta la schiena. Sandra si sedette sulla poltrona che vi era di fronte ed osservava. Oscar, pose le sue mani sulle natiche di Morena e quando lo sentì ben piantato dentro, dandole una piccola sculacciata le disse: “Adesso non muoverti non far niente anche se il muoverti ti da piacere. Lascia che lavorino loro, noi siamo solo degli strumenti.”

Trascorsero circa tre minuti quando stringendo le natiche Oscar provocò un ingrossamento del pene che Morena avvertì e reagì stringendolo a sua volta.

“Brava, continua così e mi raccomando quando i nostri vulcani esploderanno rimani immobile e osserva tutto quanto accade.”

Quei non movimenti durante i quali lei lo sentiva ingrassarsi dentro e lei di risposta lo stringeva provocarono un sempre crescendo di piacere fino a quando i loro vulcani esplosero. Avvertì quattro, cinque contrazioni muscolari della vagina che mise in moto anche in lui il bisogno di eiaculare. Quando, tutto si calmo ed una calma li pervase, le disse: “Stai ferma, eclissati ed osserva tutto quanto avviene dentro i nostri corpi. Lascia che il sesso divino si manifesti in tutta la sua grandezza.

Avvenne che tutto ciò che li circondava svanì e si ritrovarono in un'altra dimensione. Osservavano gli spermatozoi impazziti alla ricerca disperata di un ovulo da fertilizzare, e quando esausti, quasi sul punto di spegnersi rientravano nei corpi fertilizzandoli. Caddero in un sonno profondo.

 

Sandra li osservava, distrattamente si toccava e quel toccarsi le dava piacere mentre li vedeva fluttuare sul letto. “Come era possibile?” si chiedeva. In preda a quei pensieri si addormentò.

 

Sandra, Sandra!”  Si sentì chiamare. Era Oscar che svegliatosi la chiamava. “Tutto bene?”

“Si, si. Tutto bene, e voi? È stato bellissimo osservarvi, maggiormente quando vi ho visti fluttuare sul letto.”

“Cosa?” Esclamò Morena.

“Si, hai sentito bene, eravate sospesi in aria, come se per voi la legge di gravità si era eclissata ed eravate un corpo unico, fusi assieme da una lega che non conosco.”

 

“Tu ricordi qualcosa?” chiese rivolto a Oscar.

“Ricordo vagamente che osservavo dall’alto tutte le miserie di questo mondo ed ero impotente nel debellarle. Non so se fosse fantasia o realtà. So solo che adesso mi sento addosso la forza di cento leoni, pronto a rifarlo con te Sandra. Ti va?”

“Sinceramente ho sonno, sono già le cinque del mattino. Potremmo anche farlo ma credo che venga una cosa forzata. Ti spiace se lo facciamo un altro giorno o notte?”

“Quando vorrai, anche perché mi avete fatto sentir vivo.”

“Ho fame” disse Morena, “hai qualcosa da sgranocchiare Oscar?”

“Si, in frigo vi devono essere dei panzerotti e delle focaccine. Aspetta che li scaldo nel microonde ed apro una bottiglia di vino.”

“Mi daresti un bacio come sai fare tu?” Chiese Sandra rivolta ad Oscar andandogli incontro. Stringendo a lui sentì il suo scettro che spingeva contro il basso ventre. “Ma sei già pronto di nuovo?” le venne spontaneo di chiedergli.

“Sempre, è l’effetto del sesso divino che ti da questa carica.”

“Sono tentata. Preferisco di no, quando lo faremo voglio essere pimpante e cosciente per poterlo, per poterti godere appieno. Perché lo faremo, me lo prometti?”

“Promesso! Devo venire a prendervi io o verrete voi spontaneamente?”

“Tranquillo, chi ti molla più dopo tutto quello che ci hai insegnato.”

 

Il sole faceva capolino all’orizzonte e con la luce del sole sparirono.

 

Rimasto solo ripensò a quell’incontro. Non si capacitava come due ninfe come loro si trovassero sul sito d’incontri sul quale le aveva incontrate e fu pervaso da uno sconforto indicibile.

 

Doveva recuperare il sonno perduto anche se quella perdita si rivelò gratificante.

Gli mancava Sandra, gli mancava il suo sorriso, quello sguardo accattivante. Un desiderio di lei lo pervase. Gli chiese e lui lo promise che l’avrebbero fatto. Se da un lato anche lei desiderava vivere il Sesso divino, da l’altro per purificarsi la sua amica le aveva tirato fuori più nettare possibile. Quel godere intensamente l’aveva debilitata.  Per un attimo gli ritornarono in mente le parole che aveva detto nel dormiveglia quando le passò la piuma d’oca in mezzo alle natiche: “Si, brava, ancora ancora, fammi godere, è troppo bello”. Non resistette e decise di andare a trovarla. Per lui non era un problema, riusciva a viaggiare nel tempo e nello spazio a suo gradimento.

La trovò subito, anche perché sapeva che era di Lodi ed il campanile batteva il mezzogiorno.

Sdraiata su di un fianco, abbracciata ad un cuscino la vide dormiente in tutto il suo splendore. Indossava la pelle vellutata che madre natura le aveva fornito. Per un attimo fu tentato di immergere il suo viso in quelle due semisfere che formavano il suo sedere. Rinunciò, poiché avrebbe rovinato tutto.  Lentamente, si sdraiò accanto a lei e iniziò a spostarle i capelli su di un lato. Le passò due dita sulle labbra dopo che le inumidì con la sua saliva. Lei iniziò a svegliarsi come una gatta in calore. Aprì gli occhi e trovatoselo accanto le venne spontaneo chiedere: “Cosa ci fai qui? Sai che ti stavo sognando? Baciami, baciami come sai farlo tu.”

Abbracciati iniziarono a roteare sul letto, anche perché era un letto alla francese sul quale si muovevano abbastanza bene. Ad un tratto si ritrovò sopra di lui. Per un attimo pensò che quella posizione l’avrebbe portata a godere dell’sesso divino, ma volle rinunciare per il momento.

Scese lentamente lungo tutto il suo corpo, posizionò i gomiti vicino alle sue ginocchia e presole il fallo in mano lo guardò come per chiedergli. “posso succhiarlo?” Ad un cenno di approvazione lo ingoio tutto. Lui la osservava. Aveva la netta sensazione che lo adorasse, se lo strofinò sui seni, fece una piccola scherma tra lui ed i suoi capezzoli, se lo mise in mezzo per fare una spagnola, quando un po’ stanca si fermò lo prese in mano scappellandolo e posandogli un bacio su quel buchetto che sta in cima iniziò a parlargli. “Lo sai che adesso mi donerai il sesso divino? Deve essere una cosa sublime visto l’estasi nella quale si è ritrovata Morena.” Rivoltasi ad Oscar “sono pronta, sono tutta tua, fammi impazzire.”

“Se non impazzirai mancherà poco.”  Si alzò la prese per le caviglie e la posiziono al bordo del letto, dopo si inginocchiò ed inizio a farle un connilingus favoloso. “Si, squartami tutta, mettimi un dito nel culo mi piace.” Lui, ubbidiente eseguì. Con il pollice bel piantato dentro e le quattro dita in vagina iniziò un movimento strano fino a quando non la sentì squirtare.

“Cosa mi hai fatto?” chiese.

“Ti ho fatto espellere le ultime scorie della perversione. Adesso vai a fare una doccia, io ti aspetto qui.”

Quando rientrò lo vide immobile, supino nel letto che osservava il soffitto.

Cosa pensi?” chiese

“A te, a quel che vivremo tra non molto” e presole una mano la attirò a sé per un ennesimo bacio. Lei lo cavalcò, gli prese l’arnese e lo posizionò all’ingresso. Quando sentì la cappella abbracciata dalle grandi labbra, tolse la mano e lentamente se lo fece scivolare dentro. “Che strano”, disse,

“Cosa?”

L’ho sentito scivolare dentro piacevolmente, senza quel desiderio di sentirlo entrare ed uscire.”

È madre natura che ci guida e suggerisce ai nostri corpi come comportarci. Lo senti tutto dentro? Ti senti tutta riempita?”

“No, ho la sensazione che quel coso che ho dentro fa parte di me, non so come spiegarti.”

“È bello?” Chiese stringendo le natiche per farglielo sentire più grosso.

“E’ stupendo, fallo di nuovo.”

“Adesso provo io a stringertelo, se ci riesco. Si, com’è bello.”

“Adesso calmati, rilassati, abbandona il tuo corpo sopra il mio, non muoverti. Lascia che siano loro a fare il loro dovere.”

“Quale dovere?”

“Portarci a fare esplodere i vulcani che sono dentro di noi. Ricorda che siamo in fase di procreazione. Quando esploderanno ti troverai invasa da milioni di spermatozoi impazziti in cerca di un ovulo da fecondare che non troveranno ed esausti ritorneranno da dove son venuti innalzando il nostro intelletto. Adesso stai in silenzio ed osserva ciò che accade ai nostri corpi.”

 

Il pene iniziò da solo a gonfiarsi e sgonfiarsi, ad ogni movimento i muscoli vaginali rispondevano facendo sempre più crescere l’eccitazione. Sentivano la lava dentro che ribolliva e più ribolliva più grande era il godimento che provavano. Le gambe, le cosce di Oscar iniziarono a muoversi senza controllo e fu invasa da quattro cinque, sei scariche. A quel punto arrivò il suo orgasmo convulso. Oscar con i palmi delle mani ben ancorate sulle sue natiche la costrinse a star ferma. “Non muoverti, osserva la discesa che stiamo facendo, adesso arriva il più bello, Il sesso divino ti farà entrare in un'altra dimensione ritemprandoti.”

Ubbidiente, esegui. Tutto intorno si eclissò. Viaggiavano, tutti e due fusi in un solo corpo, nel tempo e nello spazio. Una pace, una tranquillità li pervase. Erano al centro della felicità.

 

Dormirono non si sa quanto. Si svegliarono solo quando sentirono bussare alla porta d’ingresso.

Era Morena che non avendola sentita si preoccupò ed andò a trovarla.

 

(Segue nel “Come sentirsi Vivo” di Onì d’Andrè)

 




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